10 MOTIVI PER CUI NON PUOI NON VISITARE LE MARCHE.



Le Marche, una regione da scoprire, meravigliosa quanto insolita per le diversità di paesaggi che rievocano storia, tradizione, arte e cultura. Essa è ricchissima di molteplici bellezze, nel suo vasto territorio si trovano concentrate meraviglie artistiche, storiche e naturalistiche con i suoi patrimoni culturali legati anche ad una ricchissima tradizione, ed alle sue bellezze paesaggistiche. Andiamo a visitare le 10 avvenenti attrazioni di questa regione, vediamo come e cosa fare per portare a casa il ricordo delle Marche e il sapore di antiche tradizioni, quelle che ci fanno tornare bambini, quelle che hanno il sapore di una vita sana e semplice, quando tutto sembrava avvolto, da una magica atmosfera.


PIAZZA DEL POPOLO: Ad Ascoli Piceno, considerata il salotto D’Italia, è una tra le piazze più eleganti del centro Italia. La chiesa di San Francesco, il Palazzo dei Capitani, il Colonnato del portico, l’edificio del Caffé Meletti nei suoi colori pastello…Che sia medievale o dei primi del ’900, ogni elemento concorre ad un insieme armonico in cui il semplice passeggiare può essere cultura, una delle cose da fare assolutamente in Piazza del Popolo è assaggiare le olive all’ascolana DOP detta “ La liva fritta”, il nome le fu dato da un abile e sconosciuto cuoco che prestava servizio in una nobile famiglia di questa zona delle Marche, nel 1800. Le olive all’ascolana sono appunto delle olive particolarmente grandi, ripiene di carne, impanate e fritte. Sono una vera e propria prelibatezza gastronomica famosa in tutto il mondo.
PALAZZO DUCALE, URBINO: A nord delle Marche, situato accanto alla Cattedrale, ospita all’interno delle sue sale la Galleria Nazionale delle Marche. Risale alla seconda metà del XV secolo su volontà del raffinato e coltissimo Federico da Montefeltro, volle erigere una dimora signorile che superasse per bellezza ed eleganza tutte le altre d’Italia. La galleria ospita opere dei principali architetti, pittori e scultori dal 1300 al 1600 oltre a dipinti, disegni, arazzi, sculture ed oggetti di arredamento. Da non perdere.
GROTTE DI FRASASSI: All’interno della Gola di Frasassi, a Genga (Ancona, capolugo delle Marche) giacciono le omonime Grotte, che costituiscono una meta assai ambita per i turisti provenienti da ogni parte d’Europa e del Mondo. Le Grotte di Frasassi sono state scoperte nel 1971 dal gruppo Speleologo Marchigiano CAI di Ancona ed aperte al pubblico nel 1974.
Particolarmente suggestivo è il percorso escursionistico da affrontare nelle medesime Grotte, in cui è presente un’illuminazione atta ad accentuarne i colori e le forme. Questo affascinante mondo sotterraneo è popolato di singolari forme che prendono i nomi di stalattiti,stalagmiti e cortine lamellari. Resterete a bocca aperta.
BORGHI: I borghi delle Marche sono luoghi di una dimensione quasi magica, che rimandano ad una vita in equilibrio con i ritmi naturali delle stagioni e in armonia con il Dio Pan. Sono luoghi di storia e tradizione, di relazione con uno spazio e un tempo a misura d’uomo. Luoghi che sanno accogliere il visitatore con calore. Sono 22 i borghi marchigiani riconosciuti fra i piu belli: CORINALDO con le sue mura lunghe 1 metro, CINGOLI e il suo “balcone d’Italia, OFFIDA e “ Lu bove finte”
RECANATI E LEOPARDI: Recanati sorge sulla cima di un colle, la cui cresta tortuosa è quasi pianeggiante, è la tipica “città balcone” , che possiamo trovare sulla costa delle Marche, chiamata così per l’ampio panorama che vi si scorge: città e borgate sono sparse in gran numero nell’ampia distesa, tra piani, valli e colline. Recanati evoca immancabilmente la memoria del grande poeta che qui nacque nel 1798 e che nel suo ruolo di ‘natio borgo selvaggio’ fu protagonista o musa ispiratrice di molte delle sue liriche. ‘Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte . Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude….’
LE DUE SORELLE: Due scogli molto simili che emergono dal mare, danno il nome ad una delle spiagge più belle della costa adriatica. non essendo facilmente raggiungibile, non è ancora contaminata in maniera massiva. Rimane quindi una spiaggia bianchissima con dei ciottoli rotondeggianti fatti ad arte ed acqua cristallina. Molte sono le leggende che orbitano attorno a questi due scogli. La più singolare è senza dubbio quella di una Sirena, che attirava con il suo canto seducente i marinai all’interno della grotta degli schiavi, dove i poveretti venivano imprigionati. Alleato della perfida Sirena era un Demone marino, che per le sue malefatte venne trasformato in pietra e diviso in due: le due Sorelle.
CASTELLO DI GRADARA: Il colle di Gradara, da sempre terra di confine tra Marche e Romagna, è dominato dalla maestosa Rocca circondata da un piccolo borgo medievale e da una doppia cinta muraria. Luogo di piacevoli delizie fin dall’antichità, tanto da derivare il suo nome da “grata aura” (aria buona), Gradara offre al visitatore memorie di secoli di storia in una suggestiva scenografia medievale. Gli elementi vi sono tutti: una collina che domina la valle aperta sull’orizzonte del mare, una fitta boscaglia, un castello turrito e leggendario che risalta con il colore ocra dei mattoni sull’azzurro del cielo e il verde delle campagne intorno. Il castello ospitò le principali famiglie dell’epoca medievale e rinascimentale: Malatesta, Sforza, Borgia e Della Rovere, e fu teatro di grandi eventi storici e leggendari.
DITO DEL DIAVOLO DEL CONORO: Anche detto Buco della Paura, è un inquietante cammino sotterraneo nei pressi di Camerano. Si dice che all’interno del Monte Conero, ci sia un ingegnoso sistema di stretti e articolati cunicoli sotterranei, strade scavate nella roccia che si perdono nel buio della montagna Marchigina. Una tradizione ricollegabile ai miti pagani, narra che uno di questi cunicoli condurrebbe ad un altare dietro al quale si troverebbe una chioccia d’oro attorniata da 12 pulcini d’argento, a guardia di un forziere ricco di tesori.
LORETO: La città di Loreto è la meta di pellegrinaggio per eccellenza, è molta frequentata anche dagli amanti dell’arte, perché qui vi hanno lavorato numerosi artisti come Baccio Pontelli, Andrea Sansovino, Giuliano da Sangallo, Luca Signorelli, il Pomarancio, Luigi Vanvitelli, Melozzo da Forlì. Inconfondibile è la sua cupola che sovrasta la collina, quella è la Basilica della Santa Casa, fungeva da chiesa e da fortezza, proprio sotto la cupola sono posti i resti della Santa Casa di Nazaret, dove, secondo la tradizione devozionale, la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione. All’interno della Basilica si possono ammirare tantissime opere, interessante è il cammino di ronda coperto susseguito da tantissime finestre utilizzate all’epoca come punto di difesa. Prima di andare via, fermatevi un attimo ad ammirare il bellissimo panorama dal Piazzale Giovanni Paolo II che versa sul Conero!



IL LUNGOMARE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO: A sud delle Marche caratterizzato dalla presenza di migliaia di palme. Originariamente la dicitura era attribuita alla sola San Benedetto del Tronto, nella quale, tra giardini pubblici e privati e lungo i viali cittadini, si contano un totale di circa 8.000 palme di varie specie, che ne costituiscono da tempo una sorta di simbolo cittadino. Il nome Riviera delle Palme è stato assunto anche dal consorzio turistico nato nel 2000 che, oltre ai già citati comuni.
ni costieri di questa zona delle Marche, comprende anche comuni dell’immediato entroterra. Fiore all’occhiello della Riviera è il lungomare di San Benedetto. Fu progettato dall’ingegner Luigi Onorati nel 1931. Attualmente si estende per circa 6 km, dalla rotonda Giorgini alla rotonda Salvo D’Acquisto a Porto D’Ascoli, una piacevole passeggiata tra oasi, fontane, aree ricreative e di svago e una pista ciclabile in prossimità di chalet e ristoranti dove poter gustare, piatti caratteristici del posto, come il famoso Brodetto alla San Benedettese, da non perdere anche il lungomare della vicina Grottammare e quello di Cupra Marittima.

Commenti